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Nozioni degli apparecchi ortodontici fissi

È possibile adottare gli apparecchi ortodontici fissi, dal momento in cui ci sono dei denti permanenti in bocca, dal 6. dente al sesto, sia sull’arcata inferiore sia su quella superiore.

Il trattamento, in pratica, non ha un limite d’età superiore. I trattamenti – ad eccezione di casi rarissimi – sono fatti in ogni caso contemporaneamente sull’arcata superiore e inferiore, poiché quasi tutti hanno qualche tipo di divergenza del morso, in altro modo non è possibile regolarlo. Con gli aparecchi ortodontici fissi, in genere, si può raggiungere un risultato del 100%.

Come è fatto l’apparecchio ortodontico fisso?

Gli apparecchi ortodontici fissi sono fatti di diversi elementi. Sui denti incisivi, canini, inoltre sui premolari sono attaccati i così detti bracket piccoli (attacchi incollati sui denti), mentre sui molari dei bracket grandi (appunto sono più grandi). Sui molari si possono incollare anche i così detti anelli, ma con i bracket si riesce a mantenere pulito il dente con molta più facilità ed sono più comodi anche per il paziente.

I denti – quindi i bracket piccoli e grandi – sono collegati dal filo ortodontico di metallo, il quale viene sostituito con regolarità poiché nelle varie fasi del trattamento c’è bisogno di fili di tipo differente. Semplificando, lungo il filo, attraverso i bracket piccoli e grandi muoviamo i denti, incominciando con archi sottili, progredendo verso archi sempre più spessi e forti. L’incollare può avvenire separatamente – a distanza 1-2 settimane, così è più facile ad abituarsi – o contemporaneamente sulle arcate superiore e inferiore.

Lo svantaggio (temporaneo) dell’apparecchio ortodontico fisso

Dopo aver attaccato l’apparecchio, secondo la sua posizione (esterna o interna) piaga la bocca e/o la lingua del paziente e anche i denti sono sensibili, specialmente durante il masticare, mordere, quindi anche il masticare e il mordere sono più difficili secondo la sensibilità individuale, il così detto soglia del dolore.

Nel caso in cui indossando l’apparecchio si manifestasse qualunque problema – si stacca qualche bracket, o una parte dell’apparecchio punge, piaga, qualche dente duole, fa male la mascella, l’articolazione, ecc.,- deve presentarsi subito dal medico curante! In caso contrario il problema può peggiorare, e può far tardare il trattamento.

Ortodonzia leggera, Tecnica di Damon:

La tecnica fissata esternamente sviluppata dall’americano Dr. Dwight Damon.

Perché è piacevole il trattamento Damon per Lei?

Con il sistema Damon, a causa del principio dell’attacco autolegante, c’è una frizione molto minore che permette di muovere i denti con forze 400-600 volte più leggere. Così, il trattamento è molto più adatto biologicamente ai denti e al parodonto, ed è più facile ad abituarsi e a indossare l’apparecchio. Il trattamento è più veloce rispetto agli apparecchi fissi tradizionali, per la grande capacità allargatrice in direzione laterale è possibile risolvere problemi di affollamento eccessivo senza estrazioni e si ottiene un bellissimo risultato nell’estetica facciale. In età adulta è possibile di risolvere il 90-95% delle differenze del morso senza estrazioni e interventi alle mascelle! A causa delle forze leggere anche il parodonto reagisce molto meglio al trattamento e per l’assenza delle legature elastiche, esposte alla continua corrosione batterica della bocca (ci si depositano facilmente i residui di cibo), è molto più facile tenerlo pulito rispetto agli apparecchi tradizionali.

Dal punto di vista medico, il sistema Damon oggi risulta il miglior apparecchio ortodontico, in versione metallica (Damon-MX) e nella versione più estetica (Damon-3). L’apparecchio D-Gainer del sistema Damon è un apparecchio adottato in dentatura mista per allargare/guadagnare spazio, in cui ci sono dei bracket piccoli solo sui denti incisivi, e sui primi molari dei bracket grandi e nella parte tra i due gruppi di denti si può fare spazio con l’aiuto della molla spingente montato sull’arco. Il tempo di abituarsi al sistema d’apparecchio in genere si aggira tra i 3-5 giorni, nel caso peggiore una settimana. Durante il trattamento le così dette attivazioni (controlli, sostituzioni dell’arco, ecc.) avvengono ogni due mesi nei primi 8-10 mesi del trattamento, dopo ogni mese. In caso di trattamento D-Gainer le attivazioni si fanno ogni 2 mesi.

In che cosa si differenzia il sistema Damon dal trattamento ortodontico tradizionale?

La sua caratteristica è che al contrario degli apparecchi funzionanti secondo il principio tradizionale, il fissaggio dell’arco collegante i denti nei così detti bracket non avviene con elementi elastici o metallici, ma ci sono dei bracket piccoli e grandi autoleganti, che si possono aprire e chiudere facilmente con uno sportello. Con il vecchio collegamento tradizionale tramite elastici, c’era un attrito troppo forte tra l’arco e l’elemento di ancoraggio, così c’era bisogno di forze molto forti per realizzare i movimenti dentali desiderati.

Damon-Insignia trattamento virtuale e apparecchio individuale

Con la tecnica Damon c’è la possibilità di sfruttare al massimo la tecnologia ortodontica più sviluppata oggi disponibile; questo è il sistema Damon-Insignia. In sostanza, dietro il piano di trattamenti preparato in studio del paziente, prendiamo delle precisissime impronte in silicone, e le inviamo al laboratorio della compagnia Ormco in California dove le impronte si scannerizzano e compaiono le dentature virtuali. Dopodiché il medico curante con l’aiuto di un software scarica da internet il materiale del dato paziente e progetta virtualmente la posizione definitiva dei denti e regola il morso che vorrebbe realizzare alla fine del trattamento. Il movimento dei denti così, diventa visibile come un film sin dall’inizio fino alla fine del trattamento prima di incollare gli attacchi anche per il paziente. Quando è pronto il progetto dei trattamenti virtuale, in laboratorio si riesce a posizionare perfettamente, al 100% sui denti i normali Damon bracket, e i bracket grandi più piccoli però del normale, cosicché sono più comodi, e li mandano in studio in una rotaia da trasporto con l’aiuto della quale li incolliamo indirettamente. Ogni paziente Insignia riceve degli archi completamente individuali che corrispondono al proprio piano di trattamento. Così con il sistema Damon-Insignia da una parte rispetto un apparecchio Damon attaccato con la così detta incollatura diretta, posizionato da un medico normale, a causa della posizione perfetta dei bracket piccoli e grandi attaccati con il sistema indiretto il risultato sarà ancora più bello; dall’altra parte, gli archi individuali permettono che certe fasi dei trattamenti siano più veloci, coì diminuisce anche il tempo del trattamento stesso.

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